domenica 27 febbraio 2011

Tecnologia egizia Macchina con legni corti di Erodoto

STUDIO MACCHINA DI
ERODOTO PER COSTRUZIONI PIRAMIDI
 
Nozioni Storiche:
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Erodoto
  (V sec. a.C.)  (Le Storie II, 123):
 
 
<<
  ... quanto a me nei confronti di ogni racconto vale come norma
  fondamentale che io scrivo ciò che da ciascuno viene narrato secondo come
  l'ho sentito .....
>>.
 
 
·   
 
Erodoto (V
  sec. a.C.)  (Le storie II, 124):
 
 
<<
  ... e lavoravano a centomila uomini per volta continuamente, ciascun
  gruppo per tre mesi. E passarono per il popolo 10 anni di stenti nella costruzione
  della strada che è opera certo non di molto inferiore alle piramidi, per
  quanto a me sembra ... dieci furono dunque gli anni impiegati per la
  costruzione di questa e delle stanze sotterranee sull'altura su cui sorgono
  le piramidi, che fece costruire come sue tombe in un'isola, dopo avervi
  condotto intorno un canale derivato dal Nilo. Per la piramide stessa dicono
  che passarono venti anni finchè non fu costruita; ... ed è quadrangolare e
  .... di pietra levigata e connessa nel modo più perfetto; nessuna delle
  pietre è più piccola di trenta piedi
>>.
 
 
·   
 
Erodoto (V
  sec. a.C.)  (Le Storie II, 125):
 
 
<<
  Questa piramide fu costruita così, a gradinate ... sollevavano le pietre
  ... con macchine formate con legni corti, alzandole da terra fino al primo
  ordine di gradini. Quando una pietra era stata issata su questo (gradino)
  veniva sollevata sopra un'altra macchina che si trovava sul primo gradino e
  da questa era tratta al secondo ordine e posta su un'altra macchina, che
  quanti erano i gradini tante erano le macchine; oppure trasportavano la
  stessa macchina, che era una sola e facile da trasportare, su ciascun ordine

  >>.
 
 
In base a questa testimonianza scritta da Erodoto possiamo dare una conclusione che la macchina da lui descritta, usata per l’elevazione delle pietre nella costruzione delle piramidi egiziane, era relativamente semplice, addirittura molto leggera perché i lavoratori potevano tranquillamente spostarla da un gradino di pietre ad un altro, sopra di esso.
La definizione di macchina che funzionava con legni corti, secondo me è da
prendere veramente alla lettera. Anche se gli egiziani non conoscevano macchine
molto più complesse come quelle greco,romane, è accertato che conoscevano
macchine come la bilancia o lo shaduf  (usato per l’agricoltura ) che utilizzavano contrappesi o l’uso di macchine che trasferivano il peso vicino o sul perno centrale. In base a questa tecnologia
abbiamo eseguito un indagine e una ricerca in vari manoscritti antichi per
verificare se una macchina simile poteva essere descritta. Abbiamo cominciato dal de architettura di Vitruvio senza trovare nessuna macchina che corrispondesse alla testimonianza di Erodoto , dal trattato di architettura di Francesco di Giorgio anche li senza trovare nessun disegno corrispondente, fino ai codici di  Leonardo da Vinci notando che in due disegni è raffigurata una macchina che può corrispondere alla descrizione di Erodoto.
Nel foglio 818 v. del Codice Atlantico sono descritte diverse macchine per alzare delle colonne
Una fra queste è raffigurata l’elevazione di essa tramite oscillazione inserendo nel perno centrale dei legni a spessore, contribuendo così all’ elevazione della colonna.
Nel foglio del Codice Madrid I f.29 r. è raffigurato la stessa macchina costruita con legni grezzi e corde, il funzionamento è il medesimo del disegno precedente, ma la macchina come è stata disegnata da Leonardo sembra avere origini molto antiche, infatti è molto diversa dagli altri disegni che compaiono nel codice Madrid I.
Nel disegno è raffigurata una macchina assemblata con legni grezzi e corde che  nel suo telaio aveva
l’utilizzo di elevare una colonna di pietra molto grande, la macchina sfruttava il bilanciamento al perno centrale dove era concentrato tutto il peso della colonna, oscillando la colonna, nella parte destra, nella sinistra del perno centrale si creava uno spazio per inserire uno spessore di legno corto , contribuendo così alla sua elevazione, oscillando la colonna, nella parte sinistra, nella destra
del perno centrale si creava uno spazio per inserire uno spessore di legno , contribuendo così all’elevazione desiderata ma che secondo noi non poteva superare i 200cm per la debole stabilita della struttura  , osservando bene il disegno confrontando la proporzione della colonna  con i legni
del telaio, fa supporre che la colonna doveva essere molto grande, si presume di un peso di 2/3 tonnellate.
Visto che una macchina simile era esistita in antichità possiamo dimostrare che con una piccola modifica, la macchina è molto simile a quella descritta da Erodoto. La maggior parte delle pietre usate nella costruzioni delle piramidi  hanno un peso compreso fra le 2/3 tonnellate.
 
Niccolai Gabriele

2 commenti:

  1. scusatemi ma la macchina era molto più semplice, vedi gottinger miszellen heft153 -1996-

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