domenica 27 febbraio 2011

Robot Automa di Leonardo da Vinci Tamburino


Relazione tecnica e interpretativa delle macchine di
Leonardo da
Vinci    


 

Una passione che si trasforma in
professione grazie a studi e ricerche scientifiche supportate da abilità
artigianali. Il risultato è una serie di mostre permanenti e itineranti in
tutto il mondo: una collezione di macchine di Leonardo da Vinci realizzate a
mano una a una. Carlo Niccolai e il figlio Gabriele hanno dato vita alla più
grande collezione privata di macchine del genio vinciano: 150 modelli unici realizzati
in materiali fedeli all’epoca come il legno, il metallo, il cordame e le stoffe
oltre ai modelli che riproducono fedelmente le parti anatomiche disegnate da
Leonardo e più di 100 macchine virtuali. I pezzi ricostruiti spaziano dalle
macchine da guerra ai meccanismi per il sollevamento, dai mezzi di trasporto a
macchine aeree.
Dall’accurato e prolungato studio
dei disegni dei Codici Vinciani, Gabriele Niccolai ha dedotto che la
complessità dei progetti leonardiani deriva dalla distribuzione dei componenti
meccanici di ciascuna macchina in pagine differenti. Leonardo aveva escogitato
la ”criptazione” delle sue invenzioni per mantenere segreto, anche ai suoi
collaboratori, il progetto finale funzionante. I disegni che ci ha lasciato non
sono immagini definite, ma piuttosto schizzi volutamente imprecisi sufficienti
all’artigiano per creare il pezzo ma incompleti per replicare il progetto.
Oltre ad approfondite ricerche, ad
appassionate letture e a un laboratorio attrezzatissimo, Carlo e Gabriele
Niccolai si sono avvalsi della collaborazione di storici e tecnici che hanno
contributo ad avvalorare o perfezionare i risultati delle loro indagini, sempre
aperti a nuove interpretazioni. Negli ultimi anni hanno accolto nel proprio
staff altri esperti della materia, cui hanno sottoposto le proprie deduzioni
sulle macchine di Leonardo in modo che poi, di volta in volta, svolgessero un
lavoro di animazione dei modelli in 3D, giungendo a una comprensione più
profonda dei meccanismi e della tecnologia leonardiana. Questo ha permesso loro
di realizzare molti dei modelli funzionanti di Leonardo che negli ultimi
quindici anni sono stati esposti e ammirati in più di cento mostre in tutto il
mondo, dall’Australia al Brasile, dalla Cina agli Emirati Arabi, dalla Nuova
Zelanda agli Stati Uniti d’America. La filosofia dell’azienda nel crescere si è
improntata nel garantire la funzionalità delle macchine e i principi fisici che
ne regolano il movimento, ottenendo apprezzamenti da un vasto pubblico,
entusiasta di attingere nuove conoscenze sui segreti della meccanica di
Leonardo.
E poiché la loro sete di
conoscenza del lavoro di Leonardo da Vinci è inesauribile, saranno ancora molti
in futuro i modelli che i Niccolai proporranno come frutto della loro
interpretazione dei preziosissimi Codici.
 
ROBOT LEONARDO DA VINCI TAMBURINO Cod. Atlantico f.579r.
Questa ricostruzione dell' automa è stata realizzata dopo attenti studi inerente al foglio 579r del codice Atlantico di Leonardo da Vinci, come potete notare nell'immagine del codice  sono evidenziati i meccanismi e componenti essenziali per la ricostruzione dell' automa, il risultato finale e funzionante è stato portato avanti dopo anni di studi, per risolvere dei problemi rilevanti degli atriti derivati dai meccanismi. Che una volta risolti hanno portato ad un risultato positivo e funzionante dell' automa.
Per ulteriori informazioni potete consultare il libro ( Leonardo da Vinci Automazione e Robotica di Sara Taglialagamba e ricostruzioni meccaniche di Niccolai Gabriele della casa editrice CB edizioni )
Gabriele Niccolai   


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